MASSOLO MARIO

Negizio di biciclette a Bellaria - 1994 olio su tavola telata 70 x 50

Negizio di biciclette a Bellaria – 1994                        olio su tavola telata 70 x 50

Mario Massolo è nato a Casale Monferrato (AL) nel 1936. In età giovanissima ha frequentato per qualche anno lo studio del pittore Gino Mazzoli. Trasferendosi con la famiglia a Milano ha studiato con la pittrice Elena Mazzari (1952-56). Approdato a Rimini all’inizio degli anni 60, nel 1965 ha allestito la sua prima mostra personale. In quegli anni ha preso parte a concorsi di pittura riportando ottimi risultati di pubblico e di critica. In anni più recenti ha approfondito le tecniche dell’incisione avendo come insegnanti il prof. Giulio Bars di Roma e l’incisore Giorgio Matteini di Pesaro. Nel 1972 ha fondato, con il pittore Ivo Casadei la scuola serale di pittura di Coriano e dal 1997 dirige una scula d’arte a Rimini.

Nel 1976 ha partecipato su invito all’esposizione ufficiale dei pittori italiani nella ricorrenza del Columbus Day a New York.

Sue opere figurano in raccolte pubbliche e private in Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Svezia, Portogallo, Inghilterra, Canadà, Venezuela e Stati Uniti d’America ed in alcune chiese italiane.

Ha allestito più di duecento mostre personali a Roma, Milano, Bologna, bari, Mantova,Lecce, Catania, L’Aquila, Sassari, Taranto, Messina, Viterbo, Forl=, Frosinone, Rimini, Cesena, Riccione, Voghera, Iesi, Fiuggi, Olbia, Tuscania, Clusone, Cogne, Sansepolcro ecc. In America ha esposto al Graziani Center ed al 20th Century Art from Italy di New York.

Il Merril Chease Center di Boston gli ha allestito una sala con mostra personale. In Venezuela ha esposto a Caracas, Maracaibo e Valencia. Diverse volte in Repubblica di San Marino ed in Francia a Lione, Epinal, Rouen. La sua opera è stata più volte recensita dalla RAI e da diverse emittenti regionali.

Mario Massolo ha certamente il gusto del “naturale”, o di ciò che egli con l’arbitrario diritto che tutti riconosciamo agli artisti, elegge a simbolo della natura. Ma è tutt’altro che un naturalista poiché non si limita certo a dar riscontro d’immagine ad un “vero” predisposto, o disposto in qualche ordine d’eternità, ma esplora e dà strutture ad una realtà che è prima di tutto pittorica e, non in secondo luogo, mentale e perfino intellettualistica. 

Franco Solmi