Archivio mensile:gennaio 2014

ROTA SPERTI SERGIO

Contadino  1987 tecnica a olio   90 x 180

Contadino 1987
tecnica a olio 90 x 180

Sergio Rota Sperti vive  e lavora a Darfo Boario Terme (BS). Da diversi anni espone in numerose città d’Italia e di altri paesi, fra cui Bari, Losanna, Mantova, Milano, New York, Nizza e Padova.

“Gli angoli, le obliquità, le sfaccettature nelle opere di Rota Sperti mostrano quanto la luce debba alla rifrazione, che rende impossibile ogni linearità e le sue rotture, segmentazioni e frammentazioni.

Rifrazione:le cose procedono dalla diagonale, clinamen, per cui il disegno si fa diagramma, e la superficie  non è più piana.

Questa superficie non più piana è incisa dal tempo, dal suo taglio, la cui divisione non è algebrica. In assenza di rifrazione, le cose si dispongono nella piega, che non si vede, che non nasconde nessuna verità da spiegare, ma porta con sè la semplicità. La semplicità con cui i racconti di Rota sperti giungono alla narrazione”.     Sergio Dalla Val, dal Catalogo delle opere

Numeri in libertà  2001 metallo  140 x 60 x 10

Numeri in libertà 2001
metallo 140 x 60 x 10

 

 

RUSSO FRANCESCO

Solchi di carità   2011 olio su tela   30 x 40

Solchi di carità 2011 olio su tela 30 x 40

Francesco Russo è un artista serio, positivamente umano e consapevole della padronanza del mestiere, che gli fa amare la forma come atto di fede in una volontà superiore.

Quella, proprio nell’evoluzione formale, impegna ad amare la vita e tutte le creature, che nelle più svariate forme si rinnovano.
Consapevole di esistere a immagine e somiglianza, fonda le sua salda fede sulle parole che non passeranno e da quelle feconda d’amore la Speranza, onorando i valori familiari e il prossimo sempre caro agli uomini di buona volontà.


Le sue opere, da quando è maturato ad una più avvertita nozione del dolore, accendono la mente del fruitore come sintesi di una narrazione che, essenzializzata, si chiarifica illuminante, a lampo d’occhi, di fronte all’immaginario che si presenta semplice per poi proporre al pensiero considerazioni complesse.

Tali infatti cono quelle emergenti dai suoi “frastagli”, che come verità metaforiche si precisano ben diversamente da quanto s’intende come ogni ornamento decorativo reso elegante dalle linee irregolari e dagli intagli che esitano sporgenze e rientranze.

Il gioco decorativo che dona grazia a vesti e capitelli e alleggerisce la materia non è neppure quello che rende suggestivi i vari capricci dei rami e quelli delle montagne che s’inseguono a frammenti di-scontinui.
I frastagli di Francesco Russo dicono la disgregazione dell’unità presunta che, repentinamente, si frange, nei brandelli che determinano scompensi e lacerazioni. L’accensione dei colori propone respiro di bellezza matura, fruttuosa, poi intervengono gli scompensi e qui tutto degenererebbe nella nullificazione se non intervenisse il monito di fede: l’Uomo forte spera nella palingenesi, nel ritrovare l’intero, dopo, se non qui, altrove.


La lezione è di tipo Manzoniano: “I mali vengono bensì per nuocere…”, non si possono né prevedere, né eliminare.

Gli stessi ritornano ciclici. Nelle stagioni propongono segnali e progetti che vanno ben oltre la ragioni degli uomini.
Proprio loro sono responsabili di eccessi di fatiscenza, di rottami, di detriti, di frastagli irrecuperabili.

Russo li ammonisce al rispetto e alla cura delle cose che danno vita alla vita e, intanto, anche talvolta cedendo alla nostalgia di fronte all’evidenza degli abbandoni e delle smemoratezze, osa sperare.
Eccolo infatti attento al convincimento manzoniano: malgrado i frastagli, gli uomini che si riconoscono in un progetto superiore devono essere sicuri che  “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande”.

 

 

SALA ANDREA

Autoritratto

Autoritratto

 Andrea Sala nasce a Monza il 28 ottobre 1954 ed in questa città frequenta la scuola Paolo Borsa. Prosegue poi i suoi studi a Milano alla Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco. Qui si diploma col massimo dei voti nel 1981 sotto la guida del Maestro Ghino Baragatti, di cui diviene assistente per i cinque anni successivi.

Contemporaneamente frequenta lo studio del Maestro Giulio Vito Musitelli, artista di profonda cultura e umanità che, trasmettendogli il suo inestimabile bagaglio di conoscenze, gli consente di acquisire una più consapevole padronanza delle tecniche relative alla pittura ad olio e all’incisione. Sempre negli stessi anni il giovane pittore frequenta la scuola di nudo ed anatomia dell’Accademia di Brera. Nel 1983 approda al campo professionistico, contribuendo alla fondazione di Continuazione, movimento che si propone di perpetuare i puri valori figurativi dell’arte pittorica.  

Andrea Sala non si limita, però, ad esporre le sue opere e, stimolato dai suoi stessi maestri, inizia ad insegnare, trovando nell’attività didattica una fonte preziosa di arricchimento umano ed artistico. Dal 1982 al 2007 dirige dunque, su incarico del Comune di Monza, il corso di pittura «Alessandro Conti» trasmettendo ai suoi numerosi allievi, con l’entusiasmo che lo contraddistingue, le conoscenze di molteplici tecniche pittoriche con particolare riguardo alla realizzazione del ritratto e della figura. 

Dal 1990 al 2007 con la consueta serietà e passione per la pittura e l’insegnamento dirige anche, presso la stessa sede, il corso di perfezionamento ed incisione. 

Nel 1994 la Uildm, sezione Giovanni Bergna di Monza, conoscendone le doti artistiche ed umane, lo chiama a collaborare come docente alla nascente scuola di pittura per ragazzi affetti da distrofia muscolare, ruolo che l’artista rivestirà fino al 2000.

Nel 1995, con il patrocinio del Comune , Andrea Sala apre la Scuola di Affresco a Monza, permettendo alla città di riaccostarsi ad una disciplina negletta per oltre trent’anni. La scuola, sotto la sua sapiente direzione, è tuttora attiva e vitale e gli allievi che ne escono vantano una preparazione di sicuro valore artistico.

Nel 2000, in collaborazione con il Comitato Maria Letizia Verga ed in concomitanza con l’annuale rievocazione storica realizza la copia a-fresco della lunetta di Matteo da Campione, bassorilievo sovrastante il portale d’ingresso del Duomo di Monza.

Nel 2003 fonda l’Associazione Artistica «Scuola di Affresco», che tuttora presiede, prefiggendosi di promuovere iniziative volte a diffondere la conoscenza di quest’arte antica. A tale scopo organizza laboratori nelle scuole primarie, conferenze con relativi video nelle scuole superiori, presso i Rotary Club e in molti comuni della provincia di Milano.

Nel 2004 realizza per il Comune di Monza una serie di incisioni raffiguranti significativi scorci della città. Nello stesso anno l’ artista è  invitato  dall’emittente televisiva Telenova alla trasmissione “Storie di Lombardia”, ideata e condotta da Roberto Marelli, per parlare della sua vita artistica.

Nel 2005 viene chiamato dal vescovo del Santuario della Vergine Consolata di Marsabit (Kenya) per realizzare tre ritratti di religiosi  beatificati in quegli anni.

Nel 2008 dipinge una pala d’altare, olio su tela di 3 metri, per la Chiesa di Sant’Andrea di Fabbrica Durini ad Alzate B.za (CO).

Particolare menzione meritano i suoi affreschi, segnatamente:

“Le Beatitudini” – Chiostro del Conventino di Bergamo – 1982

“La Madonna del Carmelo” – Cappella votiva a Loita (Baveno) – 1989

“Deposizione” – Cappella funeraria a Casorate Primo (Pavia) – 1995

“Annunciazione” e “Natività” – Cappella votiva alla Madonna di Faieto a Cangelasio Maggiore (PR) – 2000

“Lezioni di Affresco” – Sala Consigliare del nuovo Centro Civico della Circoscrizione 3 a Monza – 2004     (L’opera è in visione permanente)

Sue opere sono presenti in Italia e all’estero in collezioni prestigiose, accanto ad opere si noti pittori dell’800 e ‘900, tra i quali G. Fattori, Mosè Bianchi, E. Spreafico, G. Morandi, E. Gola, P. Mariani, A. Bucci. 

Oltre ai giornali locali, hanno scritto di lui testate nazionali e riviste del settore che lo hanno intervistato come rappresentante significativo della pittura italiana; in particolare la rivista “Orizzonte Italian Magazine” lo ha presentato in Russia, pubblicando alcune sue opere ed esponendo una riproduzione di un suo dipinto alla Fiera del lusso a Mosca nel 2008. 

Hanno scritto di lui critici d’ arte autorevoli tra i quali  G. Casiraghi, R. Tomasina, P.F. Bertazzini e A. Oberti.

 E’ inserito nei principali cataloghi d’ Arte:

Comanducci 1983-84

C.E.L.I.T. (Centro librario italiano di Torino) 1986 con recensione critica del dott. A. Oberti

Catalogo Alba Ferrara  1995

Elite 1999

Lions Clubs Monza Host 1999 con recensione critica del prof. P.F. Bertazzini

Enciclopedia D’ Arte 2009  con recensione critica del dott. Giuseppe Casiraghi 

Enciclopedia D’Arte 2013

sala 2

 

 

 

 

SCACCABAROZZI GERRY

 

La Ville lumière olio su tela   60 x 50

La Ville lumière                              olio su tela   60 x 50

 

L’artista Gerolamo Scaccabarozzi, in arte Gerry, nato a Missaglia in provincia di Lecco, dopo aver frequentato per quattro anni corsi di promozione per disegnatori tecnici particolaristi, si è dedicato con continuità al perfezionamento del disegno prospettico e  anatomico, affascinato  dalla pittura del Seicento (il pensiero corre a  Caravaggio), e utilizzando la tecnica degli iperrealisti dipinge le sue tematiche surreali e simboliche. Da più di trent’anni opera in campo artistico tenendo mostre in varie parti  d’Europa.

 

Direttore artistico della scuola di disegno e pittura “La Bottega dell’Arte” di Missaglia. Presidente dell’ Associazione Artistica Internazionale “L’Atelier d’Art” nata a Parigi nel 1992 con sede a Fontgombault in Francia.  Promotore del premio internazionale di Arte e Cultura” L’Arcobaleno”. Gerry ha tenuto mostre in Italia e all’estero, dove è molto conosciuto.

 

E’ particolarmente apprezzato in Francia, che considera la sua seconda patria e che gli ha aperto da tempo le porte, dimostrando  grande  interesse  nei  suoi confronti e invitandolo ad esporre le sue opere  nei luoghi sacri della cultura d’Oltralpe, come il Teatro  dell’Olympia e il mitico Grand Palais, o nei prestigiosi saloni delle grandi società, come la Pernod e la Ricard, e delle principali banche d’Oltralpe, come la Banca Nazionale Parigina e il Credito Industriale dell’Ovest.

A  lui e alla sua opera hanno dedicato ampio spazio i principali canali televisivi  italiani e francesi, da RAI 2 a RAI 3, Antenne 2 e TF3, e i più autorevoli organi di stampa, dalla Famiglia Cristiana, il Giorno, Stop, Jesus, La Notte, La Gazzetta dello Sport, La Nouvelle République,  Le  Figaro,  l’Alsacien, Paris   Cote d’Azur, Centre Press de la Vienne, Var Matin, Revue International Gunnar e la rivista Russa Izvestia. 

Anche la Russia da alcuni anni è molto attenta alle opere del pittore. Nel 1987 su invito del Consolato Sovietico di Milano ha partecipato a Mosca  alla rassegna “Artisti per la Pace” presso il Mastera Culturi  Zamir, mentre  nel 1995 ha  esposto al Maneggio del Cremlino, esperienza  ripetuta nel 1996 in concomitanza con la mostra delle invenzioni di Leonardo da Vinci.

Nel 1997: Su invito ufficiale del Comune di Mosca espone le sue opere alla “Casa dell’Europa” nella capitale russa, alla presenza delle maggiori autorità moscovite, nel corso dei festeggiamenti per l’850° anniversario  della  fondazione  della  città.

 

La  TV Nazionale Russa nel programma “HTB” gli ha dedicato un servizio nel corso del Telegiornale Nazionale. La potente radio “La Voce della Russia”, che trasmette in 32 lingue in tutto il mondo, gli ha dedicato nel 1997, nel 1998 e nel 2000 tre importanti interviste condotte dal giornalista Dott.Alexandre Prokhorov.

 

Il 5 Luglio del 2000 offre personalmente a Sua Santità Giovanni Paolo II il ritratto da lui eseguito, dal titolo “L’Eterna Primavera”.

 

 

SCACCABAROZZI SONIA

 

To 6    ceramica raku  40 x 170

To 6         ceramica raku 40 x 170

Il bisogno di esprimersi attraverso il disegno porta Sonia Scaccabarozzi a frequentare l’Istituto d’Arte di Monza, dove, sotto la guida di AG Fronzoni designer milanese, comincia a sviluppare i propri canoni espressivi . Terminati gli studi, inizia la sua collaborazione come grafica con la casa editrice Electa. Nello stesso periodo si avvicina alla scultura e, la scoperta della terza dimensione è per lei una vera e propria rivelazione. Inizia così a sperimentare nuove tecniche, incontra Monique Bousquet, ceramista statunitense con la quale approfondisce le proprie conoscenze, ed insieme pubblicano un libro edito da Fabbri. Per realizzare le sue opere utilizza la ceramica Raku, tecnica che le permette di esprimersi pienamente. Da qualche anno ha al suo attivo mostre personali e collettive.

La tecnica raku ha  origine in Giappone, raku significa semplice, gioia di vivere.

Dall’argilla nasce  l’oggetto che viene  cotto una prima volta per poi essere decorato con  ossidi e smalti. Nuovamente cotto, l’oggetto viene prelevato dal forno incandescente e fatto ridurre in materiali quali, segatura, carta, foglie ecc. Il pezzo completamente annerito viene accuratamente lavato.

Lo sbalzo termico crea  “crepe naturali” nello smalto in superficie, che danno all’oggetto un aspetto definitivo ed unico. La tecnica raku è affascinante e coinvolgente, l’alchimia tra i diversi elementi origina effetti  unici, ed imprevedibili.

Riflessi notturni  raku su lamiera  120 x 80

Riflessi notturni                    raku su lamiera 120 x 80

 

Mappamondo  ceramica raku diametro 30

Mappamondo          ceramica raku           diametro 30

 

 

 

 

SUDATI MARCO

La scala di Geremia 34 x 120

La scala di Geremia
34 x 120

Marco Sudati nasce a Cremona il 4 aprile 1948; vive e lavora a Pizzighettone. Si impegna in una ricerca pittorica autonoma, perfezionata presso l’Istituto d’Arte Caravaggio di Brescia. Risale ai primi anni 70 l’avvio della sua attività espositiva che lo vedrà partecipare a vari concorsi nazionali e allestire mostre personali in varie città italiane e all’estero. Collabora con la D’Ars di Milano, la Galleria La Roggia di Treviso, la Meridiana di Verona e la Edas di Padova. Si dedica esclusivamente alla pittura agli inizi degli anni novanta e la sua opera raggiunge una più ampia diffusione in seguito alla collaborazione con la galleria Armando Ciferri di Brescia e il Centro Arti Visive di Soresina.

Nel 1995, 1997 e 1999 è presente alla IV, V e VI Biennale d’Arte di Cremona.

Nel 1997 è invitato ad esporre al Palazzo della Permanente di Milano nella rassegna “Figurazioni, arte oggi in Lombardia”. Collabora con la galleria l’Incontro di Chiari, con la Casa d’Arte San Lorenzo di San Miniato, con la galleria Roggia Grande di Trento e l’Arstudio di Portomaggiore; è presente in numerose Expo d’Arte in Italia e in Europa.

A Knokke in Belgio espone in una mostra personale, dopo la expo di Gent.

Disegna le etichette per la casa vinicola “fratelli Barbieri di Podenzano.

Nel 2001, 2002, 2003 e nel 2006,con la Ciferri Art Gallery di Brescia arreda le cabine e le suite di alcune navi della Costa Crociere. Negli stessi anni realizza la copertina della Rivista scientifica dell’ANPO di Pavia, della Rivista quadrimestrale OIKOS e il manifesto dell’Antica Fiera di Portomaggiore; dipinge una delle prime cinque meridiane del Comune di Monclassico in Val di Sole.

Nel 2004 l’UNESCO, sede di Parigi, sceglie tramite la galleria l’Incontro di Chiari, undici sue opere da  riprodurre a stampa.

Nel 2007 ha luogo la mostra personale ”l’Albero, il Gioco, la Memoria” organizzata dalla provincia di Cremona e presentata in catalogo da Willy Montini, oltre a quelle allestite alla Galleria Canci di Lerici e presso la cerchia muraria di Pizzighettone.

Nel 2008 espone presso la libreria Bocca di Milano con la personale “Alberi Ritrovati”, è poi alla Colossi Arte Contemporanea nella mostra “Automobile-Autonobile” e l’anno successivo nella collettiva “Luna e l’Altra”. E’ presente alle Expo d’Arte di Cremona, Bergamo, Brescia, Padova e Reggio Emilia.

Nel 2009 è invitato alla seconda Biennale d’Arte di Lodi e partecipa alla collettiva “Verso le stelle” a Brescia, a cura dell’omonima Associazione Culturale.

Nel 2010 l’UNESCO, sede di Parigi ,sceglie alcune sue opere da riprodurre a stampa. Espone nella mostra personale “Il Libro di Geremia” al castello Belgioioso, organizzata dal comune di San Colombano al Lambro(Lodi), partecipa alla collettiva “Verso le Stelle” allo Spazioarte Pisanello di Verona e a Pizzighettone al 26° Incontro Pittori Pizzighettonesi. Una sua opera è scelta dalla Costa Crociere per gli Auguri di Natale 2010.

Nel 2011 espone nella collettiva dedicata al 150° dell’Unità d’Italia organizzata dalla Colossi Arte Contemporanea, a Costanza nella collettiva ”Arte Contemporanea Italiana 2”, organizzata dalla galleria Emmediarte e a Crema presso la fondazione San Domenico nella mostra personale ”le storie di Geremia”.

Nel 2012 espone a Roma nella mostra dedicata al Rugby con la Colossi Arte Contemporanea, a Bergamo con la Mazzoleni Art Gallery e a Lerici alla Galleria Canci nella mostra personale presentata dallo scrittore Marco Buticchi.

E’ presente in varie Expo d’Arte Italiane.

Figura tra gli artisti della libreria Bocca di Milano e attualmente collabora con il centro d’Arte Visive di Soresina, con la Galleria Emmediarte di Milano e Santo Stefan Belbo, con la Galleria Memoli Arte di Potenza, con la Galleria Canci di Lerici e con la Colossi Arte Contemporanea di Brescia.

Teca con uccellino   30 x 40 x 14

Teca con uccellino           30 x 40 x 14

Teca con violino    30 x 50 x 14

TAVERNA GIOVANNI

TAVERNA 1Cenni Biografici

Nato ad Alluvioni Cambiò, in provincia di Alessandria, nel 1911, mostra una vocazione di scultore fin dalla più tenera età, e per questo viene subito avviato allo studio a bottega, come nella tradizione rinascimentale.  Prima frequenta lo studio salese di Mina Pittore, poi a tredici anni si sposta a Torino dove frequenta lo studio di Stefano Borelli e, dai quattordici anni, quello di Leonardo Bistolfi.

Dopo un promettente avvio di carriera, deve affrontare sette anni di guerra, prima con la campagna d’Africa poi con la seconda guerra mondiale.  Rientrato, dirige per un breve periodo, ancora in epoca bellica, la fabbrica di ceramiche artistiche di Sandro Vacchetti Esse Vi, per cui elabora modelli importanti.  In seguito apre studio in proprio, per vivere poi sempre del proprio lavoro di scultore.

Scolpisce e modella opere commemorative importanti, come i monumenti ai caduti di Sale alessandrino  all’alpino a di Leynì, all’emigrante di Pittsburgh, o come moltissime opere cimiteriali in tutta Italia.

E’ inoltre ben noto per l’attività di ritrattista anche in dimensioni pubbliche e monumentali, come nel caso del ritratto del ministro Soleri a Roma o del ritratto su un cippo commemorativo del poeta piemontese Pinin Pacot, nei giardini Cavour di Torino.

Dopo una vita dedita tutta all’arte muore a Torino nel 2008.

TAVERNA 3

 

TAVERNA 2

 

TAVERNA 4

 

 

 

TOCCI LUCIANO

TOCCI 2

Quando la musica e la poesia si fondono nell’immensa vibrazione dei colori nasce l’arte”.

È con questa frase che Luciano Tocci descrive la propria passione per la pittura. Una pittura che è colore, che è luce, che è spiritualità.

Luciano Tocci è nato nel 1955 a San Donato Val di Comino (Fr.). Pittore, scultore, operatore culturale ha conseguito premi e riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi anche internazionali.

Sin dall’adolescenza ha frequentato gallerie d’arte e studi di artisti rimanendo ad ammirare i vecchi maestri amalgamare i colori.

E la sua arte trae origine proprio da questo: dall’amore per la natura, dal volersi sentire parte integrante di essa, identificarsi con essa. Attraverso la natura riesce a riprodurre sulla tele le emozioni, le vibrazioni che la natura offre all’uomo.

Le sue opere sono state esposte in gallerie, musei e centri culturali in molte città d’Italia (Roma, L’Aquila, Gubbio, Rimini, Greccio, Taranto, Bari, Firenze, Milano ed altre) e all’estero (Belgio, Francia, Stati Uniti, Canada), nel Palazzo Leoni di Cupra Montana (dove gli è stato messo a disposizione il cavalletto di Luigi Bartolini), nel Museo Wallon di Liegi, nel Castello De Falconibus di Pulsano (TA), nella Sala della America Legion del Nonantum Post 440 di Newton U.S.A., al Circolo Foch, nel Club Italia, le Meridien Montparnasse (interamente curata dalla Amministrazione Comunale di Parigi), una mostra personale nel Centre d’Animation Interclub 17.

Numerosi gli incarichi che gli sono stati affidati: per il Comune e la Pro Loco di San Donato Val di Comino ha realizzato gli scudi che nel borgo medievale richiamano, con diversi colori e simboli, la storia e le tradizioni dei rioni cittadini. Tramite il Centro di Cultura “Leonardo”, di cui è capofila, ha realizzato l’annullo filatelico in occasione dei 1700 anni dalla morte di S. Donato Vescovo e Martire.

Molte le critiche, estremamente positive, di illustri personaggi del mondo dell’Arte, alla sua pittura.

Una pittura quella di Luciano Tocci che spesso viene definita come lo specchio fedele della natura dell’astista. Chi osserva le sue opere riesce a leggere le pagine della sua vita, una vita ricca di ideali, una vita che guarda al futuro, piena di speranze.

Ricercate nel colore, perfette nel disegno, sembrano rispecchiare la nobiltà dell’animo umano. Dalle sue tele traspare sempre armonia e compostezza.

I paesaggi e le forme sono quelli dell’iconografia ottocentesca, ai quali l’artista aggiunge la propria espressività. Foreste fantastiche, nubi tempestose, angeli danzanti attorno ad un vortice di luci ed ombre. Dal centro di ogni dipinto si sprigiona una luce, una sfumatura di colore, che sembra voler catturare il visitatore. Lo porta in un’atmosfera idilliaca, in cui si idealizza astratto e figurativo. Le creature che volteggiano sulla tela da umane diventano spirituali, angeliche. Le donne dei suoi quadri traggono origine dalla terra e di essa fanno parte integrante, dalla terra si muovono verso la luce. Escono come da un sogno per dare vita all’immaginazione.

Non a caso nelle mostre di Luciano Tocci un sottofondo di musiche classiche accompagna spesso il percorso fra le opere. Un elemento, la musica, che esalta le immagini, le intuizioni e la genialità dell’artista.

Il linguaggio artistico di Luciano Tocci è senza dubbio personalissimo. Nell’essenzialità dei colori e negli accostamenti volutamente suggestivi. Le atmosfere dei suoi dipinti richiamano la bellezza dell’Eden, di un mondo che rimane sospeso tra l’informale e il figurativo.

Che è poi il mondo interiore dell’artista, la sua personalità. Una ricerca continua di se stesso, delle sensazioni che pervadono il suo animo. Ogni opera rappresenta quasi un tassello della sua vita e dei suoi sentimenti che si materializzano sulla tela.

 Le sue opere sono segnalate su quotidiani nazionali, riviste e cataloghi: particolare risalto gli è stato riservato nel catalogo “Mercato & Arte”, nell’“Annuario Comed”, nell’“Enciclopedia Artisti Contemporanei”, nell’“International Directory of Arts” ed altri ancora. La documentazione è disponibile nell’Archivio Storico della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nell’Archivio storicio della Biennale di Venezia, nel Museo dell’Etichetta di Cupra Montana, nel Museo Comunale dell’Informazione di Senigallia (AN) e nel Kunsthistorisches di Firenze.

Tocci, fondatore del “Centro di Cultura Leonardo”, è in costante collaborazione con la CAFF (famiglia Fumanti di Gubbio) produttrice di ceramiche artistiche.

Ha illustrato il libro di Poesie ”Un muro di cristallo” della poetessa Maria Antonia Iannantuoni, edito dalla Casa Editrice Guida in relazione alla presentazione del quale si sono tenute mostre personali. Tra le più importanti quella di Napoli, presso la Saletta Rossa della stessa casa editrice, Roma, presso la Libreria Mondadori in Via Piave, Milano, presso Libreria Rizzoli Galleria Umberto I.

Altre mostre di rilievo si sono tenute a Milano in Via Montenapoleone presso l’atelier di Angelo Fusco “raffinatissimo cultore del bello”;  a Roma in Via Basento, presso la Galleria Cassiopea; a Sora presso il Museo Medioevale del Liri; a Pignataro Interamna nella Galleria ARS Interamna; in Canada nella Galleria Adonis.

Mostre più recenti (2011): personale di pittura presso il Palazzo dei Congressi di Liegi; nella Galleria Campus a Spoleto in occasione del Festival dei 2 Mondi; Annullo filatelico “Gallinaro: Patria di modelli di artisti”; collettive in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia: a Firenze nel Museo “Casa di Dante”, ai “Dioscuri” del Quirinale, in permanenza alla Galleria Orler in S. Martino Di Castrozza (TN).

 Sono un inno alla vita, un girotondo magico in una foresta incantata, le opere di Luciano Tocci, musica e poesia che si fondono nella vibrazione del colore.

 

Una pittura che è trascendentale, magica, che porta l’osservatore in un mondo parallelo fatto di serenità, di pace, di luce. E’ la bellezza dell’Eden, un mondo che rimane sospeso tra il reale e l’irreale, un mondo che nasce dal forte amore per la Natura, dalla volontà di sentirsi parte integrante di essa, voler riprodurre tutte le sue emozioni, vibrazioni, sensazioni.

E in questo mondo si materializzano i sentimenti dell’artista. L’elemento naturalistico è sempre ben visibile, a volte nelle forme evidenti di alberi che raccolgono e lasciano passare la luce, a volte nelle sfumature del colore che richiama verdi prati vibranti al soffio del vento.

E’ un mondo incantato quello che l’artista vuol mostrare nelle sue tele, un mondo in cui l’essere umano tende allo spirituale. Figure sinuose, angeli danzanti che nascono dalla terra e si muovono, volteggiano nell’aria attratti dalla luce che domina sempre al centro del dipinto.

Il colore è pulito, ricercato, magico come magico, perfetto, nobile è il disegno che sembra rispecchiare la nobiltà dell’anima umana. Un’atmosfera idilliaca in cui astratto e reale si incontrano.

La luce che nel quadro attrae le forme sembra voler catturare lo sguardo di chi guarda facendolo cadere in una sorta di meditazione. E’ la ricerca di un’ideale, della speranza nel futuro. E’ l’animo dell’artista che si mostra, si apre a chi lo osserva, in tutte le sue complessità.

 Roberta Filippi

TOCCI

 

 TOCCI 3

TONI SANDRA

Paesaggio    china rossa 50 x 70

Paesaggio china rossa 50 x 70

Sandra Toni è un’artista romana di grafica figurativa e astratta a inchiostro di china.

Vive e lavora a Roma, dove ha compiuto studi di grafica pubblicitaria.

Le sue opere prediligono figure geometriche e soggetti vari tratti anche dal mondo animale.

Ha partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali con associazioni quali “Art Studio Tre” e “100 pittori via Margutta”.

Insignita dei premi “Dante Alighieri” e “Minotauro d’oro”.

Le sue opere figurano in collezioni e pinacoteche private, e il suo nome è presente in prestigiosi annuari e cataloghi d’arte moderna.

Citata dalla stampa specializzata, da Gargano e Cori.

La critica ritiene il suo lavoro :

«una precisa, interessante continua ricerca di forme e segni grafici in armonia».

«Forte personalità espressiva caratterizzata da segni e geometrie che dimostrano grande creatività e danno forma a invenzioni armoniche, casuali, surreali e insieme catartiche e liriche».

Mare e cielo  china blu  70 x 50

Mare e cielo                china blu 70 x 50

Pavone   70 x 50

Pavone                         70 x 50

TUIS LUANA

Una preghiera per il Tibet e non solo ...

Una preghiera per il Tibet e non solo …

Luana Tuis è nata il 24 Febbraio 1959 a Maennedorf (Svizzera).

Dal 1977 è presente nel panorama artistico partecipando a numerose mostre in Italia e all’estero.

“Le opere di Luana Tuis rivelano un naturale talento per la rappresentazione pittorica della realtà unito ad una tecnica lungamente esercitata e ad un’acuta capacità di osservazione.

Ciò risulta particolarmente evidente nei lavori dove appaiono dettagliate nature morte “alla fiaminga” nelle quali gli oggetti, fissati nella loro lucida volumetria, si dispongono su cangianti drappeggi che restituiscono la senzazione quasi tattile del tessuto. Il colore appare accuratamente disteso, la pennellata risulta precisa, dotata di quella naturalezza che solo la padronanza della tecnica sa conferire al gesto pittorico.

 Quando affronta il tema del paesaggio l’artista dimostra di saper efficacemente tradurre l’apparenza e la mutevolezza della natura in composizioni dove coesistono la cura del particolare e la ricerca spaziale; attraverso vibrazionii tonali e luminose cromie manifesta la partecipazione emotiva e la sensibilità che la caratterizzano e la legano ad un universo reale e simbolico al tempo stesso.

 Luana Tuis persegue con impegno costante una narrazione concreta, legata alla verità delle cose e al loro aspetto visibile. Lontano dalle sperimentazioni contemporanee si accosta piuttosto a modalità espressive tradizionali cercando nel paesaggio, nella natura morta e nella figura la conferma della vitalità di un linguaggio visivo che si attiene fedelmente alla realtà.

Antonella Uliana

 

Passione

Passione

Estate al castello

Estate al castello

 

VILLARBOITO ENRICO CESARE CARLO

Galeone - 1985   sbalzo su argento  80 x 110

Galeone – 1985
sbalzo su argento 80 x 110

Note biografiche

Enrico Cesare Carlo Villarboito nasce  a Torino il 6 giugno 1923 e muore a Pinerolo (TO) il 10 febbraio 1996. Nella sua città natale studia e lavora affermandosi ben presto quale scultore professionista, riscuotendo plausi da ogni parte del mondo per i suoi sbalzi su metalli nobili e preziosi, per le sue sculture derivate da un fecondo iter espresso con sapiente misura della realtà e ricco di risultati che l’ha portato a modellare visi, busti, alto e bassorilievi per bronzi di medie e grandi dimensioni. Segnalato da periti d’arte con eccellenti ed importantissimi brani critici è ritenuto uno degli artisti più validi del nostro tempo.

Tecnicamente ed artisticamente unico nel suo genere, ha ricevuto centinaia di ambitissimi premi e riconoscimenti.

Fin dal 1954 si sono interessati alla sua persona e alle sue opere: giornali nazionali ed esteri, riviste nazionali ed estere, annuali nazionali ed esteri, agende calendario nazionali ed estere, cataloghi fieristici nazionali ed esteri, periodici delle accademie nazionali ed estere, radio e  TV nazionali ed estere.

1976- L’Elite “Selezione Arte Italiana” editrice l’Elite Varese.

1976- Centro Studi di Informazione economica e Politica del Lavoro. Editrice Campione- Milano.

1976- Edizione Internazionale dell’Ascesa- Roma.

1977- Catalogo Nazionale d’Arte Moderna- Editrice Bolaffi n.15.

1978- Annuario Comed n.11.

1982- Catalogo Ufficiale “Accademia Italiana Sviluppo Economico e Sociale”- Roma.

1983- Edizione Vaticana “Artefici Cattolici del Mondo Italiano del lavoro”- anno Santo della Redenzione di Mons. Carlo Carbone (Can.co della Basilica Vaticana).

1984- Enciclopedia Mondiale degli Artisti contemporanei. Casa Editrice Seledizioni- Bologna.

1984- International Catalogne of Contemporary Art- Casa Ed. Alba- Ferrara.

1985- Catalogo Internazionale d’Arte “Maestri del ventesimo secolo”Casa Ed. Seledizioni- Bologna.

1985- Catalogo Internazionale d’ Arte  Contemporanea- Casa Ed. Alba-Ferrara.

1986- Un anno d’Arte- Fabbri Editori

1987- L’Arte nei Comuni d’Italia- Ed. Gruppo Fabbri.

1987- “Selezione Arte Italiana”- Editrice l’Elite- Varese.

1987- Edizione Albo d’Oro- Edito Accademia Universale Guglielmo Marconi- Roma.

1987/88 Guida Nazionale Pittori e Scultori Moderni e Contemporanei- Editrice Alba-Ferrara.

1987/88 Guida allo studio dei Maestri  dell’Arte Contemporanea- Edizione a cura della Biennale d’Arte Città di La Spezia.

1988- Edizione Annuario “Il Quadrato”- Milano.

1988- Edizione “ Who’s  Who in International  Art”

1989-  Edizione “Les Grands noms du monde artistique  d’aujourd’hui”  

1997/98/99 – Collezione Civica d ‘Arte – Palazzo Vittone – Pinerolo – Acquisizioni 1 a cura di M. M. Pacchiola – Ed. Giuseppini.

2011-  Enciclopedia Artisti Contemporanei  D’ARTE (opere e quotazioni).

1923 – 1996

Questa era la realtà di Enrico Villarboito, un artista capace, sereno e tormentato ad un tempo, un artista che sapeva rivolgersi a Dio, guardare il creato con amore e lavorare con la serenità di chi sapeva.

Tanti avvenimenti si sono succeduti sul nastro del Suo Tempo, ma Egli è rimasto, attraverso le sue opere, quello che era: capace, umano, volitivo.