Il bisogno di esprimersi attraverso il disegno porta Sonia Scaccabarozzi a frequentare l’Istituto d’Arte di Monza, dove, sotto la guida di AG Fronzoni designer milanese, comincia a sviluppare i propri canoni espressivi . Terminati gli studi, inizia la sua collaborazione come grafica con la casa editrice Electa. Nello stesso periodo si avvicina alla scultura e, la scoperta della terza dimensione è per lei una vera e propria rivelazione. Inizia così a sperimentare nuove tecniche, incontra Monique Bousquet, ceramista statunitense con la quale approfondisce le proprie conoscenze, ed insieme pubblicano un libro edito da Fabbri. Per realizzare le sue opere utilizza la ceramica Raku, tecnica che le permette di esprimersi pienamente. Da qualche anno ha al suo attivo mostre personali e collettive.
La tecnica raku ha origine in Giappone, raku significa semplice, gioia di vivere.
Dall’argilla nasce l’oggetto che viene cotto una prima volta per poi essere decorato con ossidi e smalti. Nuovamente cotto, l’oggetto viene prelevato dal forno incandescente e fatto ridurre in materiali quali, segatura, carta, foglie ecc. Il pezzo completamente annerito viene accuratamente lavato.
Lo sbalzo termico crea “crepe naturali” nello smalto in superficie, che danno all’oggetto un aspetto definitivo ed unico. La tecnica raku è affascinante e coinvolgente, l’alchimia tra i diversi elementi origina effetti unici, ed imprevedibili.