TOCCI LUCIANO

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Quando la musica e la poesia si fondono nell’immensa vibrazione dei colori nasce l’arte”.

È con questa frase che Luciano Tocci descrive la propria passione per la pittura. Una pittura che è colore, che è luce, che è spiritualità.

Luciano Tocci è nato nel 1955 a San Donato Val di Comino (Fr.). Pittore, scultore, operatore culturale ha conseguito premi e riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi anche internazionali.

Sin dall’adolescenza ha frequentato gallerie d’arte e studi di artisti rimanendo ad ammirare i vecchi maestri amalgamare i colori.

E la sua arte trae origine proprio da questo: dall’amore per la natura, dal volersi sentire parte integrante di essa, identificarsi con essa. Attraverso la natura riesce a riprodurre sulla tele le emozioni, le vibrazioni che la natura offre all’uomo.

Le sue opere sono state esposte in gallerie, musei e centri culturali in molte città d’Italia (Roma, L’Aquila, Gubbio, Rimini, Greccio, Taranto, Bari, Firenze, Milano ed altre) e all’estero (Belgio, Francia, Stati Uniti, Canada), nel Palazzo Leoni di Cupra Montana (dove gli è stato messo a disposizione il cavalletto di Luigi Bartolini), nel Museo Wallon di Liegi, nel Castello De Falconibus di Pulsano (TA), nella Sala della America Legion del Nonantum Post 440 di Newton U.S.A., al Circolo Foch, nel Club Italia, le Meridien Montparnasse (interamente curata dalla Amministrazione Comunale di Parigi), una mostra personale nel Centre d’Animation Interclub 17.

Numerosi gli incarichi che gli sono stati affidati: per il Comune e la Pro Loco di San Donato Val di Comino ha realizzato gli scudi che nel borgo medievale richiamano, con diversi colori e simboli, la storia e le tradizioni dei rioni cittadini. Tramite il Centro di Cultura “Leonardo”, di cui è capofila, ha realizzato l’annullo filatelico in occasione dei 1700 anni dalla morte di S. Donato Vescovo e Martire.

Molte le critiche, estremamente positive, di illustri personaggi del mondo dell’Arte, alla sua pittura.

Una pittura quella di Luciano Tocci che spesso viene definita come lo specchio fedele della natura dell’astista. Chi osserva le sue opere riesce a leggere le pagine della sua vita, una vita ricca di ideali, una vita che guarda al futuro, piena di speranze.

Ricercate nel colore, perfette nel disegno, sembrano rispecchiare la nobiltà dell’animo umano. Dalle sue tele traspare sempre armonia e compostezza.

I paesaggi e le forme sono quelli dell’iconografia ottocentesca, ai quali l’artista aggiunge la propria espressività. Foreste fantastiche, nubi tempestose, angeli danzanti attorno ad un vortice di luci ed ombre. Dal centro di ogni dipinto si sprigiona una luce, una sfumatura di colore, che sembra voler catturare il visitatore. Lo porta in un’atmosfera idilliaca, in cui si idealizza astratto e figurativo. Le creature che volteggiano sulla tela da umane diventano spirituali, angeliche. Le donne dei suoi quadri traggono origine dalla terra e di essa fanno parte integrante, dalla terra si muovono verso la luce. Escono come da un sogno per dare vita all’immaginazione.

Non a caso nelle mostre di Luciano Tocci un sottofondo di musiche classiche accompagna spesso il percorso fra le opere. Un elemento, la musica, che esalta le immagini, le intuizioni e la genialità dell’artista.

Il linguaggio artistico di Luciano Tocci è senza dubbio personalissimo. Nell’essenzialità dei colori e negli accostamenti volutamente suggestivi. Le atmosfere dei suoi dipinti richiamano la bellezza dell’Eden, di un mondo che rimane sospeso tra l’informale e il figurativo.

Che è poi il mondo interiore dell’artista, la sua personalità. Una ricerca continua di se stesso, delle sensazioni che pervadono il suo animo. Ogni opera rappresenta quasi un tassello della sua vita e dei suoi sentimenti che si materializzano sulla tela.

 Le sue opere sono segnalate su quotidiani nazionali, riviste e cataloghi: particolare risalto gli è stato riservato nel catalogo “Mercato & Arte”, nell’“Annuario Comed”, nell’“Enciclopedia Artisti Contemporanei”, nell’“International Directory of Arts” ed altri ancora. La documentazione è disponibile nell’Archivio Storico della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nell’Archivio storicio della Biennale di Venezia, nel Museo dell’Etichetta di Cupra Montana, nel Museo Comunale dell’Informazione di Senigallia (AN) e nel Kunsthistorisches di Firenze.

Tocci, fondatore del “Centro di Cultura Leonardo”, è in costante collaborazione con la CAFF (famiglia Fumanti di Gubbio) produttrice di ceramiche artistiche.

Ha illustrato il libro di Poesie ”Un muro di cristallo” della poetessa Maria Antonia Iannantuoni, edito dalla Casa Editrice Guida in relazione alla presentazione del quale si sono tenute mostre personali. Tra le più importanti quella di Napoli, presso la Saletta Rossa della stessa casa editrice, Roma, presso la Libreria Mondadori in Via Piave, Milano, presso Libreria Rizzoli Galleria Umberto I.

Altre mostre di rilievo si sono tenute a Milano in Via Montenapoleone presso l’atelier di Angelo Fusco “raffinatissimo cultore del bello”;  a Roma in Via Basento, presso la Galleria Cassiopea; a Sora presso il Museo Medioevale del Liri; a Pignataro Interamna nella Galleria ARS Interamna; in Canada nella Galleria Adonis.

Mostre più recenti (2011): personale di pittura presso il Palazzo dei Congressi di Liegi; nella Galleria Campus a Spoleto in occasione del Festival dei 2 Mondi; Annullo filatelico “Gallinaro: Patria di modelli di artisti”; collettive in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia: a Firenze nel Museo “Casa di Dante”, ai “Dioscuri” del Quirinale, in permanenza alla Galleria Orler in S. Martino Di Castrozza (TN).

 Sono un inno alla vita, un girotondo magico in una foresta incantata, le opere di Luciano Tocci, musica e poesia che si fondono nella vibrazione del colore.

 

Una pittura che è trascendentale, magica, che porta l’osservatore in un mondo parallelo fatto di serenità, di pace, di luce. E’ la bellezza dell’Eden, un mondo che rimane sospeso tra il reale e l’irreale, un mondo che nasce dal forte amore per la Natura, dalla volontà di sentirsi parte integrante di essa, voler riprodurre tutte le sue emozioni, vibrazioni, sensazioni.

E in questo mondo si materializzano i sentimenti dell’artista. L’elemento naturalistico è sempre ben visibile, a volte nelle forme evidenti di alberi che raccolgono e lasciano passare la luce, a volte nelle sfumature del colore che richiama verdi prati vibranti al soffio del vento.

E’ un mondo incantato quello che l’artista vuol mostrare nelle sue tele, un mondo in cui l’essere umano tende allo spirituale. Figure sinuose, angeli danzanti che nascono dalla terra e si muovono, volteggiano nell’aria attratti dalla luce che domina sempre al centro del dipinto.

Il colore è pulito, ricercato, magico come magico, perfetto, nobile è il disegno che sembra rispecchiare la nobiltà dell’anima umana. Un’atmosfera idilliaca in cui astratto e reale si incontrano.

La luce che nel quadro attrae le forme sembra voler catturare lo sguardo di chi guarda facendolo cadere in una sorta di meditazione. E’ la ricerca di un’ideale, della speranza nel futuro. E’ l’animo dell’artista che si mostra, si apre a chi lo osserva, in tutte le sue complessità.

 Roberta Filippi

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